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Maestri

pkustango

Paolo Karola Urquiza Stile Tango

Paolo Vitalucci

Il mio approccio al tango risale al 1995, inseguendo gli allora rarissimi stages tenuti dai maestri argentini in “trasferta” in Italia. Quasi da subito iniziai ad approfondire i miei studi direttamente a Buenos Aires alla ricerca dello stile e del maestro più vicino al mio ideale di tango.

L'amore, lo studio e la passione furono così forti da portarmi nel '99 a fare del tango la mia professione a tempo pieno.
Da allora, senza sosta, ho insegnato e mi sono esibito in numerosissime città italiane ed europee, e regolarmente negli USA.
Dal 2000, fino alla sua scomparsa, avvenuta nel 2010, ho studiato, collaborato ed affiancato nell’insegnamento a Buenos Aires il maestro di fama mondiale “El Turco” Josè Brahemcha (*), venendo poi dallo stesso riconosciuto come suo fedele erede e profondo conoscitore del pregiatissimo stile di Villa Urquiza. L'incontro con Josè e la fortuna di lavorare sempre al fianco di Karola Redaelli, mi hanno permesso da subito di guardare con occhio critico ed attento tutto quello che il panorama tango può offrire anche in altre forme e stili.
Il mio passato da musicista, antecedente al tango, ha contribuito fortemente ad approfondire la ricerca della musicalità, ritmo e spontaneità dei movimenti nella danza, curando l’eleganza, la fluidità e la dinamicità.
Nella mia didattica è determinante la tecnica, che, attraverso la profonda conoscenza del corpo, permette lo sviluppo dell’improvvisazione, essenziale e basilare nel tango.

 

lo stile di Villa Urquiza

Villa Urquiza è lo stile che meglio mi identifica: autentico, elegante, fluido e naturale, le cui difficoltà appaiono semplici e ballate senza fatica. Una cura approfondita di ogni minimo dettaglio è l'altra caratteristica di Urquiza, e nella magia dell'abbraccio s'instaura il vero dialogo. Questa eredità di stile ricevuta direttamente da “El Turco Josè”, mi pregia di essere uno degli unici due esponenti europei di Urquiza, uno stile completo ed elegante che dagli anni '40 ad oggi continua a rivoluzionare ed influenzare il panorama tango. Lo stile di Villa Urquiza oggi viene identificato come Tango Salon, mantenendo comunque la sua identità unica, originale e ben distinta.



Karola Redaelli 

E' stata l'esatta metà della coppia sin dal mio primo passo danzato. Mi ha introdotto al tango, supportato, ma soprattutto sopportato nella crescita, studio e realizzazione di questo sogno. Ballerina dal talento unico ed indiscusso, al punto da essere ritenuta dallo stesso Maestro “El Turco Josè” tra le migliori ballerine mondiali, si è sempre distinta anche come insegnante. Karola aveva sviluppato un metodo caratterizzato dalla chiarezza didattica, attraverso un attento studio sul proprio corpo e conseguentemente su quello del singolo ballerino e della coppia. Amava approfondire il concetto di comunicazione legato all’abbraccio e la connessione tra ballerini, focalizzando sia tecnica che interpretazione musicale attraverso il corpo. Una vera fortuna per tutti gli allievi che in questi 20 anni di attività hanno potuto apprezzarla ed amarla. Sarai insostituibile e il tuo ricordo sarà sempre nei nostri cuori, vivrai in ogni nostro passo. Grazie Karola!

 

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Marina Colombo

Inizia la sua formazione nel 2002 con i maestri Paolo Vitalucci e Karola Redaelli, approfondendo poi lo studio del Tango Argentino in occasione di numerosi viaggi a Buenos Aires, sempre alla ricerca di uno stile di alta qualità ed eleganza.

Nell’ambito del progetto Pkustango, nel 2006 inizia la sua esperienza nel ruolo di insegnante al fianco di diversi maestri.

Dal 2007 collabora stabilmente con Paolo Vitalucci insegnando in Italia, USA (California, Oregon e Colorado) ed Argentina (Buenos Aires). Il suo percorso di ballerina, l’ha vista partecipe in spettacoli teatrali, performances dal vivo e programmi televisivi.

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Metodo

Il metodo didattico:
Poichè per noi si tratta di uno stile di vita, è importante che l'allievo da subito apprenda e rispetti i codici di questo ballo per non snaturarne l'essenza.
Presentiamo la didattica e l'impostazione dei corsi come un percorso logico e graduale, maturato in oltre 20 anni d'esperienza. Generosamente trasmettiamo, così come abbiamo avuto la fortuna di ricevere dai vecchi milongueros negli anni passati in Argentina, dapprima delle basi solide, poi gradualmente un Tango autentico, fluido, dinamico ed elegante, ben lontano da sterili coreografie.
Facciamo in modo che l'allievo possa da subito muovere i primi passi affinchè nasca amore e passione. Poi subentra la vera fatica, che porta a curare con estrema attenzione ogni singolo dettaglio, approfondendo tecnica, istintività ed improvvisazione, ottenendo cosi una maggior consapevolezza delle proprie potenzialità.
Parallelamente al Tango, con lo stesso entusiasmo e didattica insegniamo il Vals e la divertentissima milonga!
Il passato di Paolo come musicista, ancor prima che si avvicinasse al Tango, contribuisce in maniera preponderante ad approfondire l'aspetto musicale in relazione alla danza.
Il tango per noi è anche cultura, quindi i cenni storici non mancano mai nelle nostre lezioni.
I corsi sono strutturati in lezioni mono settimanali di 1 ora ciascuna, suddivisi in quadrimestri, trimestri o pacchetti di più lezioni a seconda delle strutture in cui si svolgono, hanno inizio con il mese di Ottobre e terminano in Giugno.

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A che livelli è rivolto:

- Principianti: questo primo livello che ha come durata tutto il primo anno, è dedicato a chi vuole avvicinarsi per la prima volta al tango. Verranno forniti i concetti base per avere un'impostazione solida del ballo che permette già di muoversi "agilmente" in milonga. Nel corso dell'anno saranno insegnati accanto al Tango anche i rudimenti della Milonga e Vals.

- Intermedi: dedicato a chi balla da più tempo. Prevede l'approfondimento della relazione di coppia nell'ascolto delle potenzialità del proprio corpo e di quello del partner, lo studio di movimenti più completi per il Tango, la Milonga ed il Vals.

- Intermedi/Avanzati: corso per i più esperti, con attenzione particolare all'approfondimento della tecnica, armonia e musicalità del Tango, Milonga e Vals.

Completiamo la didattica con contributi e referenze storiche e culturali.

- Avanzati: dedicato a chi balla ormai da più anni ad un livello "davvero" Avanzato. Lezioni con tematiche che esplorano ogni forma di movimento. Solo quando l'allievo ha recepito l'essenza del tango e l'ha fatta propria, è possibile lavorare sull'apprendimento di uno stile specifico.

el Turco Josè

Chi era "El Turco Josè"

I club di Villa Urquiza (quartiere posizionato nella zona nord di Buenos Aires) furono fonte d'ispirazione per un gran numero di ballerini degli anni 1940/50.
Per i conoscitori questo stile di tango è di una estrema finezza ed eleganza, caratterizzato dalla sua delicatezza, pulizia dei movimenti, dai giri, agujas, enrosques e lapices. La sua impronta principale è sempre stata la destrezza dei passi elaborata con eleganza e rispetto della musica.
Ballarlo al pavimento senza lo "stridere" dei piedi è la condizione principale dello stile Urquiza.
Questo stile andò perfezionandosi nel barrio Urquiza nel '42, attingendo dal tango del '40 nato nei club di altri barrios della città di Buenos Aires.
I maggiori esponenti furono Luis Lemos "Milonguita", Miguel Mancini, Reinaldo Devila e Edgardo Clemente "Perita" e naturalmente il grande "El Turco Josè Brahemcha".

Quest'ultimo fu senza ombra di dubbio una delle personalità più importanti di Villa Urquiza, uno dei rappresentanti più fedeli di quest'epoca.

Josè divenne per oltre 10 lunghi anni il nostro Maestro, oserei dire quasi un secondo padre, motivo

per cui viaggiammo tre o quattro volte l'anno a Buenos Aires. Per poter condividere la sua arte con allievi e maestri italiani, lo invitammo per la sua prima volta in Europa e in Italia per due lunghi tour didattici.
Josè resta inciso nella memoria storica del tango, divenendo un riferimento per centinaia di ballerini di fama mondiale, considerato colui che modernizzò il tango e il suo modo di viverlo.
Una persona discreta e riservata, fine e di grande cultura, sempre costantemente alla ricerca della perfezione, a cui mai smetteremo di dire grazie.
Incontrarlo è stata per noi una vera fortuna ma anche l'incubo di dover ricominciare da zero.
Possiamo affermare con certezza che prima del nostro incontro con El Turco Josè ci eravamo sempre accontentati di un tango in cui non ci eravamo mai completamente identificati, poi insieme a lui abbiamo fatto pulizia di tutta quella confusione di stili, figure "collezionati" in precedenza.
A tutte le nostre domande il suo modo di rispondere era mostrarci un passo, un gesto o un movimento di Urquiza. Chi come noi ha avuto la fortuna di vedere Josè camminare, non può non essersi reso conto del suo grande ed indiscusso talento.
Vedere anche una semplice salida con il suo tipico passo laterale che sembra eterno, il suo piede sinistro che con un lapiz accarezza il pavimento in maniera così delicata, e poi.... con una calma sorprendente ed una semplicità di movimento esegue un cambio di direzione divino, un enrosque da rimanere senza fiato, vedere entrare un gancho dove non potreste neppure immaginare, e di nuovo quelle carezze sul pavimento con i suoi piedi.
La perfezione della cadenza del suo corpo in ogni semplice movimento così come nelle figure più complesse del tango, questo era Josè!
Ancor oggi a distanza di anni dalla sua scomparsa, influenza costantemente il nostro modo di ballare e pensare il tango.
Insieme abbiamo passato ore ed ore a parlare, a guardare fotografie ingiallite, videocassette difettose, ascoltare musica raccontandoci aneddoti delle piste da ballo, e di chi per decenni le ha calpestate. Ci ha segnalato libri, films e dischi che non potevamo non avere.

Insieme abbiamo passato serate al Sunderland e al Sin Rumbo, le sale mitiche del quartiere di Villa Urquiza, luoghi d'incontro all'epoca dei migliori ballerini.
Lui ci ha presentati ai vecchi grandi ballerini, e sempre al suo fianco abbiamo carpito pregi e difetti di ognuno di loro e guadagnato il rispetto dei più anziani, la ricompensa più ambita.
Il nostro incontro con lui è stata la vera magia del tango, la nostra più grande fortuna.
Grazie Josè!

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